venerdì 24 aprile 2020

NOTTE DI RICORDI

E' tardi e siamo tutti reclusi da tempo, ma ora che la emergenza sanitaria si protrae da oltre un mese, vorrei tornare a osservare il mondo da dove sono nato, in un quartiere di Milano in una piccola casa dove un mattino vidi il corteo del Primo maggio e una ragazza agitava un ombrello gridando PRIMO MAGGIO ROSSO! e l'ombrello era dello stesso colore, sul balcone fumavo di nascosto le prime sigarette, ero piccolo e mi ero iscritto al club di topolino, aspettavo trepidante la spilletta, la tessera e altri regali inviati agli iscritti, un giorno feci un collage con dei fiori e mia madre entrò con un dischetto giallo minuscolo da incollare al centro del disegno. Il disegno era un fiore e il dischetto il centro con i pistilli. Quel fiore era raggiante di petali come gli anni dipartiti dall'infanzia verso lo spazio ignoto e quel mobile su cui studiavo, pieno di cassetti in cui nascondevo i miei segreti ora non c'è più. Ma le mie passioni e i sogni oggi dopo tanto tempo conservate nei cassetti della memoria sono pronti per diventare realtà. Anche se ho molti anni ricordo la giornata dello spettacolo di un grande comico di Hollywood, Danny Kaye di passaggio a milano, ma purtroppo mio padre non volle portarmici e io non insistei abbastanza. Nonostante non avessi assistito allo show di Danny Kaye anche suggestionato dal suo temperamento istrionico, veduto in tanti film, pensai di fare l'attore e recitai in numerosi spettacoli. Una sera mi parve quasi di scorgere tra il pubblico, la ragazza con l'ombrello rosso... ma era solo un flashback, in mancanza di lei pensai di cogliere un fiore con molti pistilli e i petali a raggiera, essi una volta staccato il fiore dal prato si irradiarono in mille direzioni. E i punti che furono toccati dalla loro caduta si illuminarono, e da quei punti di luce uscirono piano piano tutte le persone che oggi non ci sono più e che ho conosciuto in tanti anni, 
ALBERTO FAREGNA

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