sabato 12 dicembre 2015

UN RITORNO INCONSCIO AL PRIMITIVO E UN RECUPERO COSCIENTE DI QUEL CHE FU, VINTAGE

ECC ECCC ECCCC

Come è beata l'illusione di inventare senza la coscienza che torniamo all'antico, guai se il professore si infilasse nelle coperte calde dell'illusione di originalità mettendoci nel letto qualcosa di freddo, dicendo questo è già stato-

Nella canzone melodica italiana in generale dopo l'affondo di temi esistenziali e rivoluzionari, si credeva che i cantautori cosiddetti, professionisti poeti del libero scambio della rima, toccassero temi all'indomani del loro divenire universale. Uomini e donne posavano l'arma della guerra emancipatoria per sentir raccontare le loro gesta nella canzone.

Così un eroe medievale deponeva l'armatura e ascoltava il corso delle battaglie nei poemi cavallereschi e nelle canzoni dei 'trovadori'.

Oggi sappiamo che prima dell'impegno autoral-musicale, c'è stata la canzone anarchica e rivoluzionaria, che addirittura programmava e progettava gli atti poi compiuti dalle masse incoraggiate emotivamente all'empatia combattiva. Poi le canzoni successive hanno stigmatizzato le conseguenze dei rapporti umano.familiar-sentimentali di questi gesti. E' tutto riassunto in un CANTARE di cantiche dall'aspetto differente ma collegate in modo consequenziale.

Oggi nel RAP non c'è praticamente struttura, e questo favorisce una penetrazione da sciamano ai suoi adepti cancellando il classico modo d'ascolto dove l'ascoltatore ripete il motivetta. Si chiama 'musica non trascrivibile' secondo la classificazione della SIAE. E' prosodia? E' improvvisazione? Il RAP ha i suoi attributi di prostituzione post-ptoduttiva al sistema discografico come tutta la musica. Ma siamo alla prima invenzione al di là della scala melodica. Anche nel Cinema questo primitivismo incomsapevole traligna nelle sceneggiature del cinema eroticoUSA dove il dialogo si riduce a 30 minuti su 90 di film, e nelle case produttrici minori c'è uno script-soggetto senza nemmeno i dialoghi, come nel Cinema muto.

Una mia conoscente, erica Merlo designer diplomata a Brera recupera arredi e li trasforma a volte cancellando il loro passato esteriore altre volte con piccoli tocchi li sdogana come inutilizzati o PASSATI definendo non tanto il mobile come una cosa recente, ma definendo invece il concetto di attuale estetico attraverso lo stile successivamente impresso al mobile.